Roma, 9 aprile 2025

Si è tenuto il 9 aprile 2025 presso Sapienza Università di Roma il convegno “Siderurgia del futuro: innovazione e sostenibilità” organizzata dall’Associazione Italiana di Ingegneria Chimica (AIDIC). Si è trattato del quarto appuntamento organizzato da AIDIC sul medesimo tema, dopo l’evento dell’aprile 2023 nella stessa sede, il workshop tenutosi a Taranto organizzato nel novembre 2023 da Acciaierie d’Italia con la collaborazione fra gli altri di AIDIC ed il webinar di dicembre 2023 tenuto in collaborazione con ATI nell’ambito del ciclo annuale Fil Rouge. A testimoniare l’impegno di AIDIC nel promuovere e sostenere tutte le iniziative di approfondimento tecnico che possano garantire la continuità della produzione italiana di acciaio primario. Gli interventi e le presentazioni dei maggiori players nazionali ed internazionali – seguiti da ca. 50 partecipanti in presenza ed altrettanti collegati da remoto – hanno ruotato attorno al tema della conciliazione fra le esigenze di continuità produttiva, di competitività dei prodotti e di sostenibilità dei processi di produzione, dimostrando una estrema vivacità nel proporre una serie di soluzioni tecnologiche estremamente innovative Anche il contributo universitario è stato apprezzato per il suo carattere innovativo (utilizzo dell’ammoniaca come vettore in alternativa all’idrogeno).
L’implementazione di queste nuove tecnologie impone però una strategia nazionale ed europea che possa coprire in parte gli investimenti massicci richiesti per la produzione di milioni di tonnellate all’anno di prodotti.
La tavola rotonda finale, moderata dall’ing. Gaetano Iaquaniello – Coordinatore della Sezione Centro di AIDIC – si è concentrata su due aspetti critici delle tecnologie a base idrogeno per la produzione di acciaio primario de-carbonizzato emersi durante le presentazioni:
- il costo elevato della produzione di idrogeno laddove non sia disponibile elettricità prodotta da fonte rinnovabile nelle immediate vicinanze del sito produttivo: è il caso del progetto H2 Green Steel in costruzione in Svezia, che verrà alimentato da fonte idroelettrica. Il rischio è pertanto che le produzioni di acciaio primario de-carbonizzato si spostino progressivamente nei siti favoriti per la produzione di e.e. de-carbonizzata, in particolare il Medio Oriente per il mercato siderurgico dell’area mediterranea;
- le enormi quantità in gioco per tutte le utilities necessarie per de-carbonizzare una acciaieria a ciclo integrale da 6.000.000 ton/anno, come quella di Taranto e quindi le necessarie infrastrutture per tali fabbisogni. Basti pensare che i soli laminatoi necessiterebbero di ca. 4000 ettari di FV dedicati alla produzione di idrogeno “verde”. Con una riduzione di solo il 10% delle emissioni carboniche totali del sito.
Da qui la necessità di non concentrarsi sulla sola tecnologia a idrogeno “verde” ma investire nella ricerca di soluzioni innovative in parallelo alla implementazione di tutte le numerose tecnologie disponibili già oggi, per de-carbonizzare parzialmente la produzione di 20 milioni di ton/anno di acciaio primario e secondario con le quali la siderurgia italiana alimenta il fondamentale settore manifatturiero nazionale. Arrivederci al prossimo appuntamento!
Di seguito una sintesi delle presentazioni.
- ing. Cristiano Castagnola, Paul Wurth Italia–SMS Group: “Carbonio circolare e parziale elettrificazione per la decarbonizzazione profittevole degli impianti siderurgici integrati”.
La presentazione ha offerto una panoramica sulle principali vie di produzione dell’acciaio, analizzando i processi tradizionali e quelli emergenti. Sono state fornite previsioni sull’andamento della produzione nei prossimi anni, insieme agli sviluppi attesi nelle
tecnologie a basse emissioni. In questo contesto, è stato presentato il progetto EasyMelt, focalizzato sulla decarbonizzazione del ciclo integrale ad altoforno attraverso l’uso di soluzioni innovative e sostenibili. - Prof. Giorgio Vilardi e Ing. Antonio Trinca, Sapienza: “L’impiego dell’ammoniaca come vettore/gas riducente e la via idro-pirometallurgica da minerali low-grade”.
È emersa la necessità di adottare vettori di idrogeno per ridurre i costi legati allo stoccaggio e al trasporto dell’idrogeno, in un’ottica di decarbonizzazione del settore siderurgico alimentata da fonti di energia rinnovabile. Parallelamente, è stata analizzata la via idrometallurgica come percorso innovativo per la produzione di green steel a partire da
minerali a basso tenore di ferro. - Prof. Renzo Valentini, Università di Pisa, ing. Luca Villa, Adria Meetinvest: “La grande siderurgia torna a Piombino: “Project ADRIA, construction of a Green Steel Plant in Italy””.
La presentazione ha illustrato il progetto congiunto Metinvest–Danieli per costruire a Piombino un impianto siderurgico all’avanguardia, modello di sostenibilità e innovazione. Grazie a tecnologie come Q-ONE®, il sito punta a ridurre le emissioni e i consumi, unendo
obiettivi industriali e istituzionali. - Prof. Pasquale Cavaliere, University of Oulu: “Riduzione diretta mediante idrogeno, analisi del processo e risvolti energetici”.
La presentazione ha analizzato l’impatto della siderurgia sulle emissioni globali di gas serra, evidenziando la concentrazione della produzione e delle emissioni in specifiche aree del mondo e tra grandi compagnie. È stata presentata la tecnologia DRI con idrogeno come soluzione chiave per la decarbonizzazione, sottolineando però le attuali barriere legate ai
costi, alle infrastrutture e alla disponibilità di energia rinnovabile. - ing. Giorgio Porcu, Acciaierie D’Italia: “Decarbonizzazione della laminazione a caldo: primi elementi di riflessione”
L’intervento ha presentato il progetto di transizione energetica per il sito produttivo di Taranto, focalizzandosi sull’uso di energie rinnovabili e idrogeno verde. Le potenzialità sono elevate, ma l’intervento ha evidenziato anche le difficoltà infrastrutturali, come l’adattamento delle reti e l’approvvigionamento di idrogeno, che rappresentano sfide cruciali per il successo del progetto. - ing. Francesco Barbetti, NextChem: “Process and Technology Solutions for Improving the Energy Efficiency and the Sustainability of the Iron Ores Reduction with Blast Furnaces, Direct Reduction and Smelting Reduction Utilizing Synthesis gas produced with relevant contribution of off-gas sources”.
L’intervento ha trattato le tecnologie per la produzione di syngas riducente nei cicli siderurgici e ha fornito una panoramica su soluzioni per abbattere le emissioni e ridurre i consumi energetici, migliorando la sostenibilità dei processi. - ing. Gabriele Guastaferro, Danieli Officine Meccaniche: “La produzione dell’acciaio: il dilemma tra sostenibilità e competitività”.
L’intervento ha fornito una panoramica sulle tecnologie di Danieli per la produzione di acciaio, focalizzandosi sull’elettrificazione dei processi e sull’efficientamento energetico.
Queste soluzioni sono orientate alla riduzione delle emissioni di CO2, attraverso l’adozione di tecnologie innovative che ottimizzano l’uso dell’energia e migliorano la sostenibilità della produzione siderurgica. - ing. Paolo Bonci, Tenova: “Relationship among risk, sustainability and innovation: hydrogen based steelmaking”.
La presentazione evidenzia come rischio, sostenibilità e innovazione, spesso percepiti come ambiti separati, siano in realtà strettamente interconnessi per le aziende che progettano e producono impianti per l’industria siderurgica. Si sottolinea l’importanza dell’idrogeno
verde e della cattura CO2, oltre alla necessità di valutare l’impatto sull’intero ciclo produttivo. Criticità emergono infine sulle misure ETS e CBAM, che potrebbero penalizzare i produttori europei nel mercato globale. - ing. Bora Aydin, Walter Tosto: “Progettazione e Fabbricazione dei Componenti Critici del Settore Siderurgico”
L’intervento ha illustrato tecnologie per il risparmio di acciaio nei processi di saldatura e ha trattato le infrastrutture per il trasporto e lo stoccaggio dell’idrogeno, focalizzandosi su soluzioni avanzate per garantire sicurezza ed efficienza. - ing. Romualdo Marrazzo, ISPRA: “Sicurezza industriale e rischi emergenti nella transizione energetica: l’utilizzo dell’idrogeno per la produzione sostenibile dell’acciaio”.
L’intervento ha analizzato i rischi legati al trasporto e allo stoccaggio dell’idrogeno, focalizzandosi sulle necessità infrastrutturali e le sfide di sicurezza. È stata inoltre esaminata la normativa esistente in materia di gestione e regolazione dell’idrogeno, con attenzione alle disposizioni riguardanti la sicurezza e l’affidabilità delle infrastrutture.